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Usa hanno finanziato 'Twitter cubano' per favorire rivolta a Cuba

Washington (Usa), 3 apr. (LaPresse/AP) - L'amministrazione Obama ha creato e finanziato in segreto a Cuba un social network assimilabile a Twitter ma pensato per i cellulari, noto come ZunZuneo,

per alimentare la rivolta politica nel Paese e indebolire il governo comunista. È quanto risulta da un'inchiesta di Associated Press. Da documenti e interviste emerge che l'Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale (Usaid) ha adottato diverse tattiche per nascondere il suo coinvolgimento nel cosiddetto 'Twitter cubano', creando per esempio front companies e facendo arrivare i finanziamenti tramite una banca con sede alle Cayman in modo da nascondere il percorso del denaro. La piattaforma consisteva in un servizio di messaggi di testo che avrebbe potuto essere utilizzato per organizzare manifestazioni di impronta politica.

Il nome del progetto conteneva direttamente un richiamo a Twitter: ZunZuneo è infatti il termine con cui nello slang cubano si indica il cinguettio di un colibrì. Nel suo picco, il social network aveva oltre 40mila iscritti, i quali però erano inconsapevoli che si trattasse di una piattaforma sostenuta dagli Stati Uniti.

Il servizio era progettato per l'uso sui cellulari, in modo da sfuggire ai rigidi controlli dell'Avana sull'informazione e alle restrizioni sull'uso di internet. L'obiettivo era condividere notizie e scambiare opinioni. Alcuni documenti del governo Usa ottenuti da Associated Press mostrano che Washington aveva in programma di costruire una base di iscritti tramite "contenuti non controversi", il che significa per esempio messaggi su calcio, musica e aggiornamenti sugli uragani. Successivamente, una volta raggiunta una quantità consistente di utenti, forse centinaia di migliaia, gli operatori avrebbero introdotto contenuti politici mirati a ispirare i cubani per organizzare manifestazioni indette con avvisi all'ultimo momento, che avrebbero potuto dare vita a una Primavera cubana o, come recita un documento della stessa agenzia Usaid, avrebbero potuto "rinegoziare l'equilibrio dei poteri fra Stato e società".

Il progetto del 'Twitter cubano' è stato lanciato poco dopo l'arresto a Cuba nel 2009 del contractor americano Alan Gross. Il contractor finì in carcere dopo avere compiuto diversi viaggi sotto copertura sull'isola per un'altra missione clandestina di Usaid, mirata a estendere l'accesso a internet usando tecnologie delicate usate solo dagli Stati Uniti. Gross si trova ancora in prigione a Cuba, dove sta scontando una condanna a 15 anni.

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