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Telesur: la voce e l’immagine di coloro che lottano e resistono

di Italia-Cuba · 17 Gennaio, 2020

Il presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel ha respinto dal suo account nella rete sociale Twitter,  le minacce contro il canale di televisione multistatale di notizie, Telesur.

 

Il Presidente cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha respinto «energicamente le minacce contro la voce e l’immagine dei popoli che lottano e resistono contro l’aggressione imperiale», ed ha esclamato che: «Da Nuestra America e dal mondo Viva Telesur».

In questo modo nel suo account in Twitter, il mandatario cubano ha reagito ai piani fomentati dall’impostore Juan Guaidó, guidato da Washington, per puntare i suoi dardi avvelenati contro il canale che porta il messaggio dei nostri popoli in tutti i luoghi e raccoglie il sentire di coloro che lottano contro chi si propone d’eliminare i governi progressisti e i progetti d’integrazione.

Guaidó è lo stesso deputato venezuelano che ha «posato» e poi firmato fotografie che provano i suoi vincoli con il gruppo paramilitare «Los rastrojos»; di recente, in un vero show, è stato visto mentre cercava di saltare la cancellata dell’edificio dell’Assemblea Nazionale a Caracas, per poi «farsi passare da vittima», e dire che non l’avevano fatto entrare.

Patricia Villegas, la presidente di Telesur, ha fatto molto bene a rispondere alle sue ultime minacce di bloccare la catena televisiva, con il messaggio che «il deputato parla di quello che non sa o chiaramente non capisce».

Risulta che con la sua recente spacconeria, Guaidó ha minacciato di «togliere dall’aria il canale di Telesur», fondato nel 2005 dal leader bolivariano Hugo Chávez, e che raccoglie la voce dei paesi del Sud, di fronte alla valanga di falsità che si trasmettono ogni giorno dalle multinazionali dell’informazione al servizio degli interessi degli Stati Uniti e delle oligarchie locali.

Telesur sicuramente disturba molto il governo degli Stati Uniti, che spende molti milioni per distruggere l’unione tra le nazioni che l’impero vuole trasformare nel suo cortile posteriore.

Per questo uno dei primi bersagli delle amministrazioni neoliberali che sono riuscite ad accedere nuovamente al potere nella nostra regione è stata la televisione multistatale. L’Argentina di Macri, l’ Ecuador contro le misure del Governo e la Bolivia del colpo di Stato contro Evo Morales, lo dimostrano.

I nostri popoli sanno che Telesur significa unità, verità indiscutibile, vera cultura e non propaganda al servizio dei monopoli e d’interessi stranieri che pretendono dividere e schiavizzare.

Il presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel ha respinto dal suo account nella rete sociale Twitter, le minacce contro il canale di televisione multistatale di notizie, Telesur.

Telesur è stata presente nei grandi avvenimenti non solo in America Latina, ma nel mondo, e si è distinta per la realizzazione di importanti coperture capaci di mostrare la verità sugli avvenimenti mondiali.

La giornalista colombiana, Patricia Villegas Marin, che dirige Telesur ha affermato in Twitter che la Tv con 40 corrispondenti nel mondo e che alza la voce dove altri media tacciono, continuerà con il suo lavoro, meritevole di ampi riconoscimenti mondiali.

Telesur si definisce come uno spazio e una voce per la costruzione di un nuovo ordine di comunicazioni e si mostra come una multimedia di comunicazione latinoamericana di vocazione sociale, orientata a guidare e promuovere i processi d’unione dei popoli del SUD, con principi e valori definiti: eccellenza, lavoro in gruppo, vocazione sociale, trasformazione sociale, creatività ed etica.

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