una posizione che ha sottolineato la tradizionale ostilità della Casa Bianca per l'isola.
“Non c'è stata nessuna sorpresa, è stata la cronaca di un’esclusione annunciata (...) gli Stati Uniti, con il loro disprezzo ed arroganza offendono la grande nazione”, ha detto in una conferenza stampa il Ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez, a proposito del forum emisferico che sarà ospitato a Cartagena, in Colombia, nel mese di aprile.
Rodriguez ha dichiarato ai giornalisti locali e stranieri prima dell'inizio delle consultazioni da parte della Colombia sulla presenza de L'Avana al vertice, il governo americano aveva già decretato l’esclusione.
Il cancelliere ha trattato gli sforzi di Washington per emarginare l'isola con una politica di isolamento che ha tra le sue espressioni maggiori un bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto da più di 50 anni, con effetti genocidi e criminali.
Allo stesso tempo, il funzionario ha detto che Cuba non pretende la sua presenza nel “Vertice delle Americhe”.
A tale proposito, ha ricordato che il Vertice delle Americhe è nato nel 1994 a Miami, lanciato dall'allora presidente degli Stati Uniti William Clinton, come un meccanismo di annessione economica dell'America Latina, la cui maggiore espressione è stata la zona di libero commercio delle Americhe (ALCA), proposta sconfitta nel 2005 nella riunione di Mar del Plata.
Secondo Rodriguez, mentre si svolgerà quel vertice, previsto per il 14 ed il 15 aprile prossimi, i cubani celebreranno la vittoria di Playa Giron. Saremo sicuri e sereni qui per commemorare l'epopea di Playa Giron, ha detto, riferendosi alla sconfitta nel 1961 di una invasione mercenaria preparata e finanziata da Washington.
Nella conferenza stampa, il ministro degli Esteri cubano ha ringraziato gli sforzi del presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, che ieri ha discusso qui la questione con il capo dello Stato Raul Castro.
Santos ci ha detto in modo rispettoso e cordiale che non ha raggiunto un consenso per invitare Cuba al vertice, ha detto.
Rodriguez ha inoltre osservato che i paesi dell'Alternativa Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA) continueranno a monitorare la situazione derivante dall'esclusione promossa dagli Stati Uniti.
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